Profezie

Data di uscita: 11 Luglio 2025
  • 1. Danza Russa
  • 2. Grecale Impetuoso
  • 3. Il Profeta
  • 4. La Spirale del Demiurgo Pt. 1
  • 5. Memorie d’Infanzia
  • 6. L’Angioletto e Il Diavoletto: Il Riflesso Infinito
  • 7. Mari Interiori
  • 8. Pioggia e Fermento
  • 9. Il Fuggitivo
  • 10. L’Osservatorio
  • 11. Dall’Alto dei Cieli
  • 12. La Spirale del Demiurgo Pt. 2
  • 13. Volo Pindarico
  • 14. Marcia del Progresso
  • 15. Ego
  • 16. Spirito Sovrano
  • Traccia fantasma: Tramonto sui Peloritani

Un ciclo sonoro attraverso il tempo invisibile

“Non tutte le profezie si manifestano nel tempo in cui sono scritte. Alcune sussurrano, altre attendono.”

Profezie è il mio primo album ufficiale. Non nasce da una visione lineare, ma da un processo intuitivo, emotivo e ciclico. Ogni brano ha avuto origine tra fine 2024 e inizio 2025, in un arco temporale compreso tra Novembre e Marzo, quasi interamente nel cuore dell’inverno.

Inizialmente, l’idea era quella di associare ogni composizione a un ciclo lunare dell’anno, come se ogni piena o novilunio potesse generare un frammento musicale. Tuttavia, col tempo, l’ordine originario è stato abbandonato: qualcosa chiedeva una disposizione diversa, più libera, forse più adatta a uno sguardo che guarda oltre l’anno stesso.

Ciò che rimane è un percorso, un arco narrativo non cronologico ma coerente, dove ogni brano parla come se fosse una profezia interiore, una lente rivolta tanto verso il futuro quanto verso il profondo. Non c’è una singola direzione, ma molteplici prospettive in dialogo.

L’album non è una risposta. È un varco.

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Le Profezie, una a una

E furono trascritte, una per volta, come vennero.
Senza pretesa di svelare, ma per lasciare aperto il varco del sentire.

1. Danza Russa
Nella piazza antica, sotto un cielo d’ambra, d’azzurro e di cenere, danzano le coppie del nord. Un grande occhio dorato, sospeso sopra di loro, si chiude lentamente come in un occhiolino beffardo.

2. Grecale Impetuoso
Il vento si leva da nord-est, come chiamato da qualcosa d’invisibile. L’aria cambia. L’azzurro si screzia di rosa e rosso. È il principio di una soglia, e non sarà lieve.

3. Il Profeta
In un silenzio che pesa, appare colui che annuncia. Porta una veste chiara e una pergamena lacerata. La sua voce è scritta, la sua mano si alza al cielo. Ma è davvero lui a parlare?

4. La Spirale del Demiurgo Pt. 1
E la spirale si apre, come una bocca o una tomba. Danza la distruzione in arpeggi intermittenti. Un varco verde a forma di V si accende. Dal fondo, un metallo oro-terra emana. Presenze non terrestri si muovono ai bordi del reale.

5. Memorie d’Infanzia
Giocano, i bambini, sulla riva. Ma il tempo li cancella a tratti. Il cielo si curva, come se qualcosa li stesse osservando da oltre la linea dell’orizzonte.

6. L’Angioletto e Il Diavoletto: Il Riflesso Infinito
Un ragazzo, due specchi, e due volti che dibattono: un angelo e un diavoletto. Si rincorrono nel vetro, si moltiplicano, si fondono. La luce esplode in fondo al tunnel. Ma chi è chi?

7. Mari Interiori
Nel cranio si apre l’oceano. Le sinapsi navigano tra onde calme e tempeste improvvise. È mente? È mare? È l’abisso stesso che pensa?

8. Pioggia e Fermento
L’acqua cade e fermenta. L’ira si liquefa, e si fa terreno. Il mistero si addensa, e la fine rimane sospesa come una domanda nell’aria satura.

9. Il Fuggitivo
Corre l’ombra tra muri grigi. Sfugge a occhi invisibili nei quartieri bassi. Parigi? O forse solo una città che somiglia troppo a un incubo con i lampioni spenti.

10. L’Osservatorio
In cima al mondo respira una cupola di vetro. Il cielo si lascia scrutare. Le tensioni si ritirano. Per un attimo, sembra possibile comprendere.

11. Dall’Alto dei Cieli
Sopra le nuvole, la visione si dilata. Lì, dove l’aria si fa sottile, si scorge appena il confine dell’incendio lontano. Ma ancora non è il momento di entrare.

12. La Spirale del Demiurgo Pt. 2
Il cerchio si riapre, ora per creare. La sabbia arrossisce, l’oro si ridesta. Due dita si cercano al centro della visione, tra il folle e la santa. Parla un cane. Una luce si schiude. La prima città non terrestre?

13. Volo Pindarico
Il pensiero si slancia, rapido e scomposto. Simboli e geometrie si moltiplicano. Qualcosa cresce in fretta, ma poi cade nel blu. Un baratro lo accoglie. Qualcuno ascolta?

14. Marcia del Progresso
L’umanità procede, incerta. Si crede marcia, ma inciampa. Le stelle si aprono in speranza, poi si richiudono in clangore. È un passo verso il nuovo o il ritorno all’errore? Un finale… o un preludio?

15. Ego
L’intimità si fa lenta, densa, lunare. L’emozione viene messa a tacere. Resta un sentiero interiore, che cammina tra roghi antichi e ragioni fredde. La politica dell’anima.

16. Spirito Sovrano
Tutto tace. Lo Spirito regna, ma lo fa nell’ombra. L’energia si fa liturgia. È sacro o solo antico? Il cambiamento è invisibile, ma non per questo meno drammatico.

17. Tramonto sui Peloritani (traccia fantasma)
Sulle colline abbandonate si stende un cielo malato. Cinque creature molli formano un semicerchio. Una siede su un trono tozzo. È il re. Nessuno parla.

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